Nella progettazione di attività didattiche, può essere estremamente vantaggioso incorporare alcune meccaniche provenienti dal game design, anche senza trasformare l’intera attività in un gioco. Questo approccio può rendere le attività più coinvolgenti e motivanti. Ad esempio, invece di proporre un semplice esercizio di calcolo matematico, perché non introdurre due meccaniche di gioco che possano arricchire l’esperienza e stimolare maggiormente l’interesse degli studenti?

Si potrebbe progettare un’avventura strutturata a livelli, in cui i partecipanti interpretano il ruolo di un architetto al servizio del faraone nell’antico Egitto. L’obiettivo finale è diventare il Mastro Architetto dell’Impero, ma per raggiungere questo traguardo è necessario collezionare una serie di oggetti speciali. Per ottenerli, gli studenti dovranno affrontare una serie di mini-game tematici incentrati sulla costruzione di piramidi e monumenti. Questi giochi li sfideranno a risolvere problemi matematici legati alla progettazione e costruzione, integrando la teoria con la pratica in modo stimolante e coinvolgente.

Oppure si potrebbe immaginare un’esperienza pensata per imprenditori e imprenditrici. Potrebbe trattarsi di un percorso a QUEST, dove i partecipanti assumono il ruolo di giovani imprenditori che stanno costruendo il loro impero commerciale. L’obiettivo è trasformare la propria startup in un’azienda leader nel settore. Per farlo, devono COLLEZIONARE risorse chiave, come investimenti, alleanze strategiche e brevetti innovativi. Ogni risorsa viene guadagnata superando una serie di sfide e COMPETERE con la concorrenza o con altri attori nel mercato: negoziazioni con investitori, gestione delle risorse umane, sviluppo del prodotto e strategie di marketing.